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venerdì 27 settembre 2013

Comunicato #1

A seguito di alcune critiche evidentemente fatte a fini propagandistici da parte di un esponente di un gruppo di minoranza del Consiglio Comunale di Solesino, riteniamo opportuno esporre alcune precisazioni sulla questione inerente le indennità di funzione degli amministratori comunali. Premettiamo che quanto esposto dal suddetto soggetto è evidentemente basato su informazioni non corrette.

La legge italiana prevede, per i comuni nella fascia di abitanti tra i 5.001 e i 10.000 abitanti, un’identità di funzione per gli amministratori così stabilita: Sindaco 2.509,98 euro lordi, Vicesindaco 1.380,49 euro lordi, assessori 1.129,49 euro lordi, consiglieri gettone di presenza per ogni consiglio comunale. Nel caso di Solesino la spesa annuale complessiva quindi ammonterebbe a 87.312,00 euro lordi. Per scelta politica di questa amministrazione dal primo momento del suo insediamento si effettua un taglio volontario delle indennità di funzione del 40% che significa che l’ammontare della spesa per i cittadini di Solesino è di 52.908,00 euro lordi. In seguito alla riduzione del numero di assessori e consiglieri comunali previsto dalla spending review, al conseguente aumento di deleghe di diretta responsabilità in capo al sindaco e per garantire un servizio migliore ai cittadini con la presenza quotidiana del sindaco in comune, la scelta effettuata è stata quella di prevede per il sindaco un impiego a tempo pieno all’interno della struttura comunale. Per tale ragione il sindaco ha richiesto al suo datore di lavoro di essere collocato in aspettativa, senza retribuzione, per poter espletare il mandato elettivo. Per queste ragioni, il compenso annuale che il sindaco ha previsto per se è in linea con la retribuzione annuale fino ad ora percepita presso l’Azienda Poste Italiane e facilmente verificabile dalla denuncia dei redditi degli anni precedenti. Si fa notare che il compenso da sindaco non prevede tredicesima, quattordicesima e premio di produttività invece previste dal precedente datore di lavoro. Inoltre, precisiamo che gli altri componenti della giunta hanno deciso di dimezzarsi le indennità spettanti per legge e di ridurre ulteriormente, quindi di oltre il 50%, l’importo mensile lordo che quindi ammonta a 475,00 euro lordi anziché 1.129,49. Importante sottolineare che nessuno degli amministratori usufruisce inoltre dei rimborsi per spese di carburante, spese telefoniche e che sempre ha utilizzato i propri mezzi per le missioni amministrative.

Infine, fa piacere ricordare nell’occasione che già il sindaco Barin dal 2004 si era sottoposto a una sensibile riduzione di indennità di funzione del 50% circa dato che nei suoi mandati ha potuto conservare la propria attività lavorativa compatibile con il ruolo di sindaco. Questa riduzione dal 2004 al 2009 permetteva un risparmio per le casse comunale di oltre il 50% totale, dato ricordato più volte in campagna elettorale. Tale risparmio può essere quantificabile in 375.000 euro in nove anni.

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