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martedì 8 ottobre 2013

Risposta del sindaco all'interpellanza del 13.09.2013 del gruppo consiliare “SOLESINO IN-MOVIMENTO” sul problema viabilità in Via Valli Pianta

Come ho già espresso sia telefonicamente che di persona ad alcuni abitanti della zona interessata, sono a conoscenza del problema che sicuramente esiste anche se in maniera più fastidiosa in alcuni periodi dell’anno rispetto ad altri. Ed in questo senso ho invitato i residenti che sono venuti a trovarmi a collaborare, aiutandomi ad individuare immediatamente, tramite repentina comunicazione, un’eventuale intensificazione del transito, appena dovesse avvenire, per poterlo misurare e quantificare più esattamente possibile.

Sono a conoscenza anche di alcuni danni ad abitazioni che potrebbero essere derivati dalle vibrazioni a cui sono sottoposte le case che si trovano a bordo strada ed ho indicato ai diretti interessati le eventuali strade percorribili per la quantificazione di tali danni ed eventuale rivalsa.

Anche della raccolta firme e della petizione spedita al Prefetto ho parlato positivamente ad alcuni cittadini di via Valli Pianta che sono venuti a trovarmi, in quanto è una testimonianza rappresentativa del disagio vissuto e quindi rafforza la posizione di una Amministrazione che dovrà affrontare e tentare di risolvere la questione davanti al Prefetto ed alle Istituzioni.

Devo dire però di essere un po’ amareggiato, non tanto per il fatto che il Consigliere di minoranza Matteo Pegoraro si faccia Paladino della protesta peraltro ripeto “legittima”. Mi lascia perplesso il comportamento del Presidente del “Comitato Cittadini Valli Pianta” Matteo Pegoraro, che, in quanto tale, avrebbe dovuto quantomeno presentarsi al Sindaco di Solesino per metterlo a conoscenza della situazione di disagio vissuta dai Cittadini, della volontà di rivolgersi ad altre Istituzioni o quantomeno cercare di capire cosa stesse facendo l’Amministrazione Comunale, prima di affermare nella sua Interpellanza “senza che la Polizia municipale si sia mai attivata in precedenza per controllare elettronicamente la velocità dei mezzi con tele laser o altro”, oppure sul Gazzettino di Padova del 2 ottobre “trasformiamo una pseudo-democrazia di spettatori passivi” in “democrazia di partecipanti attivi” affinché si inducano i tre Sindaci a discutere la questione evitando di contrastare le legittime richieste dei residenti” A me questa sembra solo campagna denigratoria nei confronti di Sindaco e Istituzione di Polizia Locale.

Voglio mettervi al corrente che non ho mai avuto il piacere di scambiare personalmente neppure una parola sull’argomento viabilità in Valli pianta ne’ con il Consigliere Matteo Pegoraro ne’ con rappresentanti del “Comitato Cittadini” da lui presieduto, e così mi riferiscono anche gli altri Sindaci di Granze e Stanghella.


Mi sembrerebbe un passaggio più corretto e democratico il dialogo con le Istituzioni definite “passive”, magari prima che le stesse siano informate dai giornali di iniziative popolari, ripeto assolutamente legittime.

Di seguito, il Comandante Cavatton Maurizio, in qualità di responsabile della viabilità assieme al Sindaco, dopo aver dettagliato la sua visione dei fatti, ha delineato le iniziative poste in essere per verificare la consistenza del fenomeno segnalato:
  • Controlli frequenti dei mezzi pesanti per verificare la legittimità del transito lungo la via interessata, con espressi inviti a mantenere una velocità assolutamente prudenziale;
  • Controlli frequenti con lo Scout Speed per verificare il rispetto dei limiti di velocità;
  • Reperimento di un rilevatore elettronico dei flussi di traffico, installato nella giornata del 2 ottobre 2013. Tale strumento consente di contare i veicoli in transito, distinguendone la tipologia e la velocità di transito. Rimarrà installato per almeno un mese alternato nelle due direzioni di marcia.
Una volta elaborati, i dati saranno resi disponibili e verranno adottati, di conseguenza, gli opportuni provvedimenti. Mentre l’apposizione di un limite di velocità ridotto è un provvedimento che comporta un certo margine di discrezionalità, l’imposizione del divieto di transito ai veicoli di massa superiore ad un certo limite deve essere adeguatamente motivata.



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